Ho partecipato alla commissione regionale Sanità di oggi sul tema delle restituzioni delle indennità per i medici del 118 in virtù di un orientamento della Corte dei conti. Andava sostenuto un settore che sta vivendo momenti difficilissimi e che ha dimostrato quanto sia essenziale in questa fase di pandemia; invece la Regione non è stata in grado di individuare strade che consentano di fermare queste azioni di restituzione, anche puntando ad avviare una seria riforma del settore dell’Emergenza. Tra l’altro non abbiamo avuto neanche un interlocutore dell’esecutivo nel confronto di oggi. Le indennità accessorie ai medici del 118 sono parte essenziale dei loro stipendi, questi professionisti svolgono un’attività oltremodo usurante. Come gruppo Cinque stelle, abbiamo confermato in Commissione il nostro impegno per una legge regionale che porti alla ristrutturazione del 118 con il passaggio dal regime delle convenzioni alla internalizzazione del servizio, ciò per porre fine alla babele contrattuale di oggi e per rilanciare l’essenziale servizio di emergenza sanitaria.Sono vicino ai medici che oggi tramite i sindacati hanno presentato questa drammatica situazione e ribadisco la mia contrarietà ad ogni tentativo di privatizzare questo settore.