Università e partner privati insieme per studiare nuovi percorsi scientifici finalizzati a migliorare alcune caratteristiche dei vini di pregio irpini e ottimizzare i processi di vinificazione. L'azienda agricola "Alfano Luigi" di Mercogliano, il Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e "Vigne Irpine" di Santa Paolina hanno avviato un programma di attività relativamente al progetto "Effetti di pratiche colturali e di parametri tecnologici e microbiologici sulla qualità di vini rossi di pregio dell'area del GAL Partenio".
Il progetto contempla varie azioni. Da un lato l'Azienda Alfano si sta dedicando alla messa a punto di utilizzi alternativi di uva tavola a bacca bianca - opportunamente studiati in laboratorio in merito al grado zuccherino, pH ed acidità totale - allo scopo di produrre succhi filtrati e imbottigliati.
Dall'altro la stessa Azienda Alfano ha adottato pratiche colturali differenti per valutarne l'effetto sulla qualità di vini rossi.
Su aliquote differenti di uve Aglianico, provenienti da lotti coltivati in maniere diverse, ben definite e caratterizzate da un punto di vista chimico, chimico-fisico e microbiologico, Vigne Irpine ha avviato il processo di trasformazione e di affinamento dei vini ottenuti.
I vini finiti, a quali si stanno applicando le più avanzate tecnologie di trattamento e di condizionamento, saranno poi sottoposti al giudizio dei consumatori per correlare la qualità sensoriale con quella analitica.
I responsabile scientifico del progetto è il professore Giuseppe Blaiotta della Sezione di Scienze della Vigna e del Vino di Avellino dell''Università Federico II.
Sulle attività del progetto che si stanno portando avanti, si sono accesi i riflettori degli addetti ai lavori. I risultati che stanno emergendo dovrebbero fornire un grosso contributo alla filiera per l'intero processo di produzione, fino alla vendita.