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Figli maltrattati e vittime di violenza assistita, cosa accade quando vengono allontanati dall'abitazione. A s

2022-05-02 20:45

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Figli maltrattati e vittime di violenza assistita, cosa accade quando vengono allontanati dall'abitazione. A spiegarlo Paola De Vito e Paola Cucciniello

Alla luce dei fatti di Aiello del Sabato. le osservazioni delle avvocate del foro di Avellino nella rubrica "Diritto e Famiglia"

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Figli maltrattati e vittime di violenza assistita. Cosa accade ai minori che vengono allontanti dall'abitazione. A spiegarlo le avvocate, Paola de Vito e Paola Cucciniello, del foro di Avellino operanti nel settore del diritto di famiglia e minorile, spesso nominate dal Tribunale tutrici e curatrici speciali dei minori. 

Alla luce dei fatti di Aiello del Sabato che hanno interessato due ragazze appena maggiorenni, vittime di violenza perpetrata dalla madre, e quattro minori che sono stati allontanati dalla propria abitazione, cosa accadrà a questi ragazzi?

Al momento i fratelli sono stati collocati al sicuro in una comunità per minori. Generalmente viene individuata una struttura fuori dal territorio anche al fine di consentire ai minori di allontanarli dal contesto socio-ambientale. Lì inizieranno ad andare a scuola, a vivere una nuova quotidianità in un ambiente sereno e neutro e , se sarà necessario, inizieranno anche un percorso psicologico.

Dal punto di vista processuale, invece, il Procuratore della repubblica presso il Tribunale per i minorenni ha già predisposto un ricorso urgente per l’apertura della procedura di valutazione delle capacità genitoriali presso il Tribunale per i minorenni e, data la gravità della vicenda - l’arresto della madre e l’allontanamento del padre- verrà nominato per i minori un tutore. Il Tribunale sarà chiamato a valutare la capacità genitoriale sia della madre sia del padre. A rischiare la decadenza dalla capacità genitoriale, infatti, non sarà solo la madre, autrice delle violenze, ma anche il padre, il quale, seppure verrà confermato che  non ha posto direttamente in essere condotte violente, per non essere stato tutelante della sua prole.

Chi è Il tutore? Cosa fa il Tutore ? Qual è il suo ruolo?

Il tutore  verrà nominato dal Tribunale per i minorenni tra gli avvocati esperti in diritto minorile ed eserciterà tutti i poteri propri della responsabilità genitoriale , occupandosi ad es. delle scelte sanitarie, ell’iscrizione in una nuova scuola, della loro cura in generale.

#E per quanto riguarda il processo penale alla madre ed al padre?

-Gli inquirenti stanno facendo ancora le indagini e vi è una presunzione di innocenza fin alla condanna. Nel caso di specie è molto probabile che la madre, ed il padre subiranno un processo penale  ove i minori , attraverso il tutore, si costituiranno parti civili.

Cosa succederà a questi ragazzi? Potranno essere adottati o dati in affido? Ci sono tante famiglie che sarebbero disponibili ad accoglierli?

Per ora i minori sono collocati in una comunità per minori. Poi in seguito il Tribunale per i minorenni valuterà la cosa più opportuna per loro. Potrebbero essere dati in affido  tra le persone che sono nei rispettivi elenchi, salvo che faccia richiesta un parente che abbia un particolare rapporto con i minori e che venga valutato idoneo, ma qualsiasi scelta verrà effettuata dal Tribunale minorile nell'interesse dei minori. 

E’ difficile che il tribunale li dia in affido a qualcuno che faccia una richiesta di affido ad hoc?

Al momento non è possibile pensare per questi minori a una vera e propria adozione perché il Tribunale minorile deve prima esperire un procedimento giudiziario prima di poterli dichiarare in stato di abbandono.

I minori potranno rivedere i  genitori?

Non sappiamo in concreto che rapporti avesse la madre con gli altri figli. 

Probabilmente i bambini non desiderano rivedere la madre ed il padre. Solitamente i bambini che vivono situazioni drammatiche, quando entrano in una comunità per minori percepiscono di “essere in salvo” e/o comunque lontani da situazioni stressanti e traumatiche e si sentono liberati , motivo per il quale non chiedono di incontrare i genitori.

Comunque come succede sempre quando ci sono più fratelli, ognuno avrà avuto un suo rapporto con i genitori ed ognuno avrà una reazione personale rispetto all’accaduto. Pertanto è probabile che qualcuno li voglia incontrare e qualcun altro no. Spetterà sempre al Tribunale decidere la cosa migliore per ciascuno di loro.

Cosa si può fare per prevenire che altri fatti del genere possano accadere?

Le persone, la scuola, le istituzioni devono cooperare per prevenire che fatti del genere possano continuare a verificarsi ed è importante che si segnalino ai servizi sociali casi sospetti.

Sicuramente tutti i componenti di questo nucleo familiare, dal più piccolo al più grande, avranno manifestato in qualche modo ed in qualche luogo il disagio di vivere in una famiglia difunzionale.


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Direttore responsabile Katiuscia Guarino
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