(di Flavia Balestra) Sono altissime, maestose e leggiadre, ma anche potenti e scattanti. Le giraffe, nel mondo animale, affascinano da sempre chiunque, soprattutto …se le guardi dal basso! Ma quali sono le caratteristiche e peculiarità di questo animale? Ne sappiamo abbastanza? Di qui in avanti, allora, molte cose che avreste voluto sapere sulla giraffa e che, magari, non potevate immaginare.
Le dimensioni, innanzitutto. La Giraffa camelopardalis è il megaerbivoro ruminante più grande del mondo. Ha un’altezza pari a circa 5 metri e un peso di circa 1000 chilogrammi. La testa è grande ed ossuta, con un peso ragguardevole che raggiunge anche i 40 chilogrammi. Carino è il muso: affusolato, le orecchie sono erette, tra esse noterete delle particolarissime corna dette “ossicones”, rivestite da pelle e pelo, possono arrivare ad un massimo di cinque protuberanze.
Ad affascinarci da sempre è il collo della giraffa: lungo, robusto e molto muscoloso. Permette al mammifero di scrutare l’orizzonte ed è un grande punto di forza contro i predatori. Non solo: i maschi lo usano per sferrare tremendi colpi agli avversari durante le lotte per stabilire la scala gerarchica. La lunghezza del collo è un adattamento della specie lungo i secoli: si tratta, infatti, dell'effetto derivato dall’adattamento all’alimentazione della parte più alta della vegetazione arborea. Tale altezza, però, ha una chiara controindicazione: non permette alla giraffa una buona dispersione del calore che ha sviluppato, anche a causa di una peluria corta sul collo e di una colorazione mosaica sul corpo con alternanza di colori chiari e scuri del marrone (in tal senso gli studi di Dagg, 1962). E poi, sapete quanto è spesso lo strato della pelle di una giraffa? Ben 15 centimetri. Questi animali risultano, ad oggi, i mammiferi con lo spessore maggiore di pelle.
Le giraffe sono animali forti, hanno una vita media di 25 anni, sono in grado di camminare da 50 sino a 300 km al giorno. Ma hanno anche problemi legati alla taglia. Quando debbono abbeverarsi, ad esempio. La notevole mole può essere un forte svantaggio durante l’abbeverata: assume la posa a “gambe divaricate”, allargando le quattro gambe e ponendo il collo retto adiacente il suolo. In questa posizione, però, è particolarmente vulnerabile ai predatori, per questo prima di fermarsi a bere le giraffe compiono lunghi periodi di perlustrazione della zona. Analogo compito difensivo viene svolto durante la fase dell'addormentamento: i membri del gruppo dormono solitamente appoggiando la testa sul fianco posteriore al riparo sotto la vegetazione, mentre altri esemplari perlustrano la zona brucando le foglie.
RIFERIMENTI LETTERALI:
- Cavallari Sharon (2021) “Le giraffe (Giraffa camelopardalis) presso il bioparco Zoom Torino : comportamento in cattività e comportamenti maladattativi”
- Dagg A. I. (1962) ”The Subspeciation of the Giraffe. Journal of Mammalogy”
- Furstenburg D. (2013) “Focus on the Giraffe (Giraffa camelopardalis).”
- Williams E.M. (2016) “Giraffe Stature and Neck Elongation: Vigilance as an Evolutionary Mechanism”
- Burger A. L., Fennessy J., Fennessy, S., Dierkes P.W. (2020) “Nightly selection of resting sites and group behavior reveal antipredator strategies in giraffe”. Ecology and Evolution