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Animali e bambini, l'amicizia utile per la salute

2022-11-27 21:18

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Selvaggio e Libero, Animali , Rubrica ,

Animali e bambini, l'amicizia utile per la salute

(di Flavia Balestra) Meglio averlo o non averlo, un animale “per” i propri figli?

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(di Flavia Balestra) Meglio averlo o non averlo, un animale “per” i propri figli? E' solo il soddisfacimento di una richiesta pressante soprattutto quando i bambini iniziano ad essere attratti dal mondo animale (cani e gatti in primis) oppure l'argomento può avere altre importanti “implicazioni”? Che sia una responsabilità, un impegno, soprattutto un evento non passeggero, è fuor di dubbio. Anche per questo consigliamo (soprattutto) per i genitori un percorso di consapevolezza del ciò che significa prendere un animale in casa, in termini di doveri e impegni. Ma, soddisfatto questo step fondamentale, veniamo al punto, oggetto di ricerca negli anni ed ancora attualissimo punto di discussione tra gli studiosi.
Spesso i genitori comprano (ma sul punto siamo severi: meglio adottare!) ai propri figli un animale da compagnia perché pensano che avere un pelosetto con cui giocare e accudire sia una buona cosa. In effetti - in tal senso gli studi di Endenburg nel 1991 - le conclusioni di tali genitori: possono ritenere che avere un animale da compagnia aiuti i propri figli a diventare più responsabili e più socievoli e ne sviluppi il carattere. 
C'è però da dire che il rapporto tra esseri umani e animali, e in particolare l'influenza degli animali da compagnia sui bambini, è area di ricerca relativamente nuova. Ad oggi, gli studi sul contatto dei bambini con gli animali attiene a due diversi gruppi di ricerca: il primo è quello che esamina l'impatto del contatto con animali da compagnia sullo sviluppo dei bambini e l'altro che indaga sull'uso in terapia di animali, come i cani , cavalli e delfini. Ricordate, allora, queste due sigle: sono i programmi noti rispettivamente come Animal Assisted Activities (AAA) e Animal Assisted Therapy (AAT). In italiano: attività assistite con animali e terapie assistite con animali.
Gli studi su bambini e animali toccano lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo e coinvolgono diverse sottopopolazioni di bambini. Ormai appare assodato, in linea generale, che gli animali da compagnia possono svolgere un ruolo speciale nello sviluppo emotivo dei bambini, in particolare nello sviluppo dell'autostima, dell'autonomia e dell'empatia per gli altri.  E' stato suggerito che gli animali da compagnia migliorano il sociale, le interazioni tra le persone e aumentano o rafforzano le reti sociali e le disposizioni sociali nei bambini, aumentando il loro benessere psicologico. Insomma, un bambino che ha un cane o un gatto (omettiamo qui per brevità i tanti altri animali da compagnia) migliorano se stessi, emotivamente e anche nelle relazioni con il mondo esterno.
Ma ci piace qui anche interessarci di un fronte innovativo della medicina, che anche nel nostro Paese inizia ad ottenere applicazione e risultati significativi. Parliamo della Pet Therapy. Uno degli animali più utilizzati in AAT sono i cavalli. Si è visto che bambini che interagiscono con i cavalli durante le sessioni di terapia hanno avuto un aumento dei punteggi maggiore della misura di autostima rispetto a coloro che ricevono la terapia senza cavallo. Più genericamente è stato anche accertato, in caso di pet therapy, che quell'attaccamento tra il bambino e il suo animale da compagnia si risolveva in una gradazione più affidabile rispetto al  possesso di un animale da compagnia di per sé.   
Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per scoprire se gli animali da compagnia possono anche influenzare lo sviluppo cognitivo. Numerosi studi hanno indagato l'influenza degli animali da compagnia sullo sviluppo sociale ed emotivo dei bambini, ma pochi hanno studiato la loro influenza sullo sviluppo cognitivo. Altri scienziati hanno scoperto che il miglioramento dello sviluppo cognitivo era associato al legame tra i bambini e animali da compagnia. Un animale da compagnia può facilitare l'acquisizione del linguaggio e migliorare l'abilità verbale nei bambini. Ciò si verificherebbe proprio a causa del “compagno” animale che funziona sia come paziente ricevente del bambino che come stimolo verbale attraente, suscitando nel piccolo uomo una comunicazione sotto forma di lode, ordini, incoraggiamento, e punizione.
Oggi, sempre più animali vengono presentati a individui alle prese con una malattia nelle case di cura o negli ospedali. Quindi, l'introduzione di un animale è progettata per ottenere risultati predefiniti ritenuti difficili da ottenere altrimenti o risultati meglio affrontati attraverso l'esposizione a un animale. In aggiunta alla terapia fisica, ad esempio, viene chiesto ai pazienti di portare a spasso un cane, accarezzare o spazzolare un gatto o giocare a prendere con un cane; queste attività sono volte ad aumentare la forza muscolare e migliorare il controllo delle capacità motorie. Per esempio, un bambino potrebbe essere incoraggiato ad accarezzare delicatamente e parlare con un animale insegnare il tocco appropriato, ridurre l'ansia, aumentare il senso di connessione con un essere vivente, ridurre la solitudine e sviluppare una varietà di competenze. Una conclusione “lapidaria”, insomma,  appare quella che “gli animali da compagnia possono contribuire alla salute psicologica di bambini e adulti”, ma anche il dato che i proprietari di animali da compagnia hanno un più alto tasso di sopravvivenza da infarto miocardico, un uso significativamente più basso dei servizi del medico di base, così come si registra un ridotto rischio di asma e rinite allergica nei bambini esposti agli allergeni degli animali da compagnia durante il primo anno di vita, con ridotto rischio di malattie cardiovascolari e un migliore benessere fisico e psicologico nella comunità abitate da persone anziane.  Insomma, dal nostro punto di vista la compagnia di un animale fa bene, sempre, all'essere umano. 

Riferimenti letterari:
- Endenburg, N., van Lith, H.A. “The influence of animals on the development of children”- The Veterinary Journal (2010)

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Direttore responsabile Katiuscia Guarino
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