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Domenica 8 dicembre ultimo giorno di lavoro per le nove dipendenti del centro Conbipel di Atripalda dopo 20 anni. L’azienda non si presenta in Prefettura.
“La proprietà del Gruppo Conbipel ha inviato una comunicazione per informare che non sarebbe stata presente al tavolo convocato in prefettura. È perché è aperto un tavolo ministeriale. La convocazione sarà per il 10 dicembre. Ovviamente, noi abbiamo fatto presente al prefetto che questo è un gioco scorretto", afferma Luigi Ambrosone, responsabile della Filcams per le province di Avellino e Benevento, che insieme al sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, e alle lavoratrici del Gruppo Conbipel ha partecipato all'incontro con il prefetto di Avellino, Rossana Riflesso.
"L'8 dicembre sarà l'ultimo giorno di lavoro per le nove lavoratrici di Conbipel ma non c’è chiarezza nemmeno su questo - afferma il sindaco Spagnuolo - Non sappiamo per quanti giorni ancora, dopo l'8, saranno impiegate le lavoratrici nell’attività di svuotamento dei locali. Anche stamattina, l'azienda è stata particolarmente scorretta, rifugiandosi dietro una vertenza nazionale che riguarda più unità produttive".
“Per il futuro delle lavoratrici di Conbipel - sottolinea il sindaco - c'è l'interessamento dell'intero Consiglio comunale di Atripalda. Si auspica che il futuro affittuario dello stabile possa assumere le nove lavoratrici che dopo l'8 dicembre non avranno più un impiego e quindi una stabilità economica. Tutti i gruppi consiliari hanno già espresso la disponibilità a votare favorevolmente una manifestazione di volontà affinché chi subentrerà nella locazione possa reintegrare queste lavoratrici. Siamo in una provincia in cui la disoccupazione è un problema gravissimo, ancora di più quella femminile - evidenzia il sindaco Spagnuolo- . È una gravissima emergenza che cercheremo di evitare in ogni modo".