(Di Massimiliano D'Uva)
Sigfrido Ranucci presenta "La scelta" a Ravello, un libro che esplora i retroscena delle sue più grandi inchieste.
Un appuntamento atteso presso l’Auditorium Oscar Niemeyer con Sigfrido Ranucci, giornalista Rai e conduttore di "Report", che ha presentato il suo ultimo libro "La scelta". Un evento che ha offerto al pubblico uno sguardo unico sulle scelte professionali e personali che hanno segnato la carriera di uno dei volti più rappresentativi del giornalismo italiano.
Lo scorso giovedì presso l’Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello, si è tenuto uno degli appuntamenti più attesi della rassegna culturale "Ravello Book. Storie di Libri". Sigfrido Ranucci, noto giornalista investigativo e conduttore della trasmissione Rai "Report", ha presentato al pubblico il suo ultimo lavoro editoriale intitolato "La scelta", edito da Bompiani. L’incontro, moderato con grande professionalità da Marina Ciaravolo, ha visto una nutrita partecipazione di pubblico, nonostante un cambio di location dovuto al maltempo.
"La scelta" non è un semplice libro, ma un’autobiografia attraverso la quale Ranucci condivide le sue inchieste più emblematiche, svelando i retroscena di alcune delle storie che hanno maggiormente influenzato l'opinione pubblica italiana. Tra le pagine, il giornalista intreccia la narrazione della sua vita personale con quella professionale, tracciando un quadro in cui emergono figure fondamentali per la sua crescita, come il padre, un carismatico atleta e finanziere, e Roberto Morrione, suo mentore e fondatore di Rai News 24.
Durante l’evento, Ranucci ha descritto con intensità come ogni inchiesta sia il risultato di una serie di scelte, spesso complesse e talvolta rischiose, capaci di segnare profondamente il corso degli eventi. Non solo la professione giornalistica è stata al centro della riflessione, ma anche il rapporto intimo che Ranucci ha sviluppato con le sue storie, che hanno lasciato segni indelebili nella sua vita e nella sua coscienza.
Il pubblico, visibilmente affascinato, ha seguito con attenzione la conversazione, in un clima di grande partecipazione. L'evento si è chiuso con una calorosa standing ovation, testimonianza di un interesse profondo non solo per le tematiche trattate, ma anche per il rigore e l'onestà con cui Ranucci ha sempre condotto il suo lavoro. Un incontro che ha regalato spunti di riflessione importanti sulla libertà di stampa e sul ruolo del giornalismo, investigativo e non, nel nostro paese.